Ortopedia ed osteopatia per una corretta cura del paziente

Osteopatia ed Ortopedia… l’importanza di un’attiva collaborazione tra le due branche per una effettiva e duratura cura del paziente, ce ne parla il Dott. Claudio Tarantino, specialista in Ortopedia.

 

 

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Dolore cervicale

Per dire addio al dolore cervicale grazie a  semplici esercizi quotidiani

 

Ecco il nuovo video della settimana… stavolta come anticipato, vi esporrò dei pratici e semplici esercizi da poter replicare, per alleviare e dire finalmente addio al fastidiosissimo #dolore #cervicale!
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Problematiche degli sportivi

E’ il momento del video della settimana! Questa volta ho avuto il grande piacere di ospitare come modello d’eccezione, Antonio Eccellente, calciatore professionista. In questa speciale puntata abbiamo discusso delle problematiche in cui possono incorrere gli sportivi e di come migliorare, al fine di ottimizzare le proprie prestazioni fisiche, la respirazione diaframmatica.

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Il dolore lombare

Il dolore lombare ti tormenta? Hai problemi a causa dell’ernia al disco? Ne hai provate di tutti i colori? Bhè…questo video, allora, farà al caso tuo! Dici addio al dolore con Osteopatia Fazio
Modello luxury Pasquale Catalano

 

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Osteopatia, una disciplina globale

Osteopatia, una disciplina globale
Rispondono gli esperti
A colloquio con Patrizia Fazio

L’osteopatia è una disciplina “globale” che cura il paziente nella sua unicità. La medicina osteopatica viene spesso, a torto, viene spesso considerata una medicina “alternativa”, quando in realtà è complementare alle altre discipline. Ne parliamo con l’Osteopata Patrizia Fazio:
<<Non si può prescindere dal considerare l’uomo un’unità biologica: scheletro, muscolo, nervi, organi, visceri, apparato sanguigno, psiche, tutto lavora insieme in perfetto equilibrio, la “salute” è proprio questo…>>.
Come si interviene su un paziente per ridare benessere?
<<Con la regolazione dei complessi sistemi che risiedono, per la gran parte, nella colonna vertebrale, dove sono presenti i centri nervosi regolatori. L’importanza del benessere della colonna vertebrale è evidente, non esistono “movimenti sbagliati”, a meno che non si subisca un trauma. È quindi molto importante conservare una buona meccanica vertebrale>>.
Centra qualcosa la postura?
<<Si parla molto oggi di “postura sbagliata”, in realtà l’organismo crea degli accomodamenti per poter andare avanti, se si ha mal di schiena si assume una posizione antalgica, l’osteopata può correggere le cause del problema, che possono essere molteplici: viscerali, muscolo-tendinee, organiche, scheletriche>>.
Come affrontare quindi i problemi?
<<L’osteopata affronta il problema del paziente esaminando la sua storia clinica: esami diagnostici e clinici, per passare poi alla visita osteopatica. Individuate le cause del problema, l’osteopata le corregge utilizzando esclusivamente “tecniche manuali”>>.
Quindi non ricorrete a farmaci?
<<Non è previsto l’uso di farmaci, il compito di noi osteopati è quello di fornire degli input all’organismo per permettergli di ritrovare l’equilibrio, quindi la salute>>.
Quando si può ricorrere all’osteopata?
<<Si può ricorrere all’osteopata per lombalgie, lombo sciatalgie, mal di testa, esiti di distorsioni, vertigini, dolori mestruali, cervicalgie e per altri diversi problemi, come per esempio quelli dell’articolazione temporo-mandibolare>>.
Come viene considerata dai medici italiani l’osteopatia?
<<Dopo una lunga diffidenza ora la medicina ufficiale più all’avanguardia si sta aprendo all’osteopatia. A Napoli per esempio collaboro personalmente con il Professor Roberto Magri. Chirurgo-ortopedico primario dell’ospedale Monaldi>>.
Un consiglio per i nostri lettori?
<<È importante rivolgersi ad un osteopata professionista, che abbia perlomeno maturato i sei anni di formazione, come previsto dai criteri europei>>.

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Ernia del disco

Così si cura l’ernia del disco. Risponde l’osteopata Patrizia Fazio: la salute sta nell’equilibrio

Diffusissima e tra i motivi più frequenti di consulto. L’ernia del disco si manifesta generalmente in una età compresa tra i 40 e i 55 anni. Ma le cattive abitudini del vivere contemporaneo portano sempre più spesso ad una sofferenza anche in soggetti molto più giovani. Ne parliamo con l’osteopata Patrizia Fazio:
<<L’ernia del disco consiste nella rottura dell’anulus fibroso che contiene il disco presente tra un corpo vertebrale e quello sottostante. La colonna vertebrale dà protezione al midollo, erniandosi il disco va a comprimere il midollo e quindi le radici nervose che da esso si dipartono per giungere agli arti inferiori per la colonna lombare e agli arti superiori per la colonna cervicale>>.
Quali sono se sedi più frequenti?
<<La zona lombare bassa e la zona cervicale bassa, questo accade perché a questi livelli le vertebre hanno un grado maggiore di libertà, rispetto ad altri livelli vertebrali>>.
Che cosa si può fare allora con l’osteopatia?
<<Il primo obiettivo da raggiungere è quello di ridurre l’edema presente intorno al disco, questo permette di ottenere una decompressione delle radici, quindi una riduzione della sintomatologia dolorosa. Naturalmente nei casi più gravi si può rendere necessario un intervento chirurgico>>.
Come interviene l’osteopata?
<<In sostanza con il lavoro osteopatico, il corpo ritrova un nuovo equilibrio da ogni punto di vista, vertebrale, viscerale, organico e di conseguenza anche posturale. E’ chiaro infatti che se si è giunti alla sofferenza da ernia, la nostra struttura non lavorava in buona armonia, all’osteopata la funzione di rimuovere le cause di questo cattivo funzionamento>>.
Quali possono essere le cause?
<<Le cause possono essere molteplici e risiedere anche in distretti lontani dalla sede dell’ernia, per fare un piccolo esempio, una caviglia dolente può determinare un cattivo appoggio e creare uno squilibrio, o anche un cattivo funzionamento dell’articolazione temporo mandibolare>>.
E’ vero che con l’avanzare dell’età il dolore diminuisce?
<<Poiché i dischi vanno incontro a sempre maggiore disidratazione, dunque diminuiscono di volume, dopo i 55-60 anni, la sofferenza da ernia discale è destinata ad attutirsi>>.

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Che cos’ è l’osteopatia?

Che cos’è; l’osteopatia
quotidiano: “LA REPUBBLICA” del Febbraio 2013

LA MEDICINA OSTEOPATICA INTERVIENE CON TRATTAMENTI MANUALI, FORNENDO INPUT ALL’ORGANISMO E PERMETTENDO DI RECUPERARE L’EQUILIBRIO DEL PAZIENTE, SENZA ALCUN RICORSO A FARMACI E AD AUSILI MEDICI

A colloquio con la dott. ssa Patrizia Fazio

L’osteopatia è una disciplina “globale” che cura il paziente nella sua unicità. Spesso, a torto, considerata una medicina “alternativa”, in realtà è complementare alle altre discipline. Ne parliamo con la dott.ssa Patrizia Fazio di Napoli. Osteopata Professionista di scuola francese con studi presso il CERDO di Roma, la dott.ssa Fazio è iscritta al ROI (Registro Osteopati d’Italia), e gestisce un blog ed un forum interattivo, rispondendo a tutti i quesiti che le vengono posti in merito all’osteopatia. «Dopo una lunga diffidenza» – ci dice la dott.ssa Fazio – «ora la medicina ufficiale più all’avanguardia si sta aprendo all’osteopatia, che considera l’uomo un’unità biologica. Tutte le parti dell’organismo – scheletro, muscolatura, nervi, organi, visceri, apparato sanguigno, psiche – per essere in perfetto equilibrio, devono lavorare insieme: la “salute” è proprio questo». «Per ridare benessere al paziente” – continua la dott.ssa Fazio – «si interviene con la regolazione dei complessi sistemi che risiedono, per la gran parte, nella colonna vertebrale, dove sono presenti i centri nervosi regolatori».
L’importanza del benessere della colonna vertebrale è evidente, non esistono “movimenti sbagliati”, a meno che non si subisca un trauma. È quindi molto importante conservare una buona meccanica vertebrale.
Si parla molto oggi di “postura sbagliata”, in realtà l’organismo crea degli accomodamenti per poter andare avanti, se si ha mal di schiena si assume una postura antalgica, l’osteopata può correggere le cause del problema, che possono essere molteplici: viscerali, muscolo-tendinee, organiche, scheletriche.
L’osteopata consulta eventuali esami diagnostici e clinici del paziente e poi si procede con la visita osteopatica. Individuate le cause del problema, l’osteopata le corregge utilizzando esclusivamente “tecniche manuali”. Non è previsto né l’uso di ausili né l’uso di farmaci. Il compito di noi osteopati è quello di fornire degli input all’organismo per permettergli di ritrovare l’equilibrio, quindi la salute.
Si può ricorrere all’osteopata per lombalgie, lombosciatalgie, mal di testa, esiti di distorsioni, vertigini, dolori mestruali, cervicalgie e per altri diversi problemi, come per esempio quelli dell’articolazione temporo-mandibolare. Per quanto riguarda il mal di testa, escludendo le cause conclamate di questo disturbo, come per esempio le affezioni tumorali o importanti problemi di flusso artero-venoso, molto importante è l’aiuto della medicina osteopatica che considera il sintomo sempre una manifestazione di sofferenza dell’organismo. Il mal di testa può essere causato da disfunzioni, cioè cattivi funzionamenti di strutture vicine, ma anche lontane dal cranio. Le cause sono da ricercarsi per ogni specifico caso e possono essere davvero numerose.
Potrebbero essere traumi da attività sportiva, tensioni emotive, disturbi interni, dell’apparato gastrointestinale o problemi legati all’articolazione temporo-mandibolare.
Qualunque tipo di limitazione meccanica nell’ organismo infatti influenza sistemi e organi. L’osteopata opera con diverse forme di manipolazione per ridare libertà alle zone “in disfunzione”.
Generalmente, quando la struttura viene “normalizzata”, la funzionalità dell’organismo migliora. Nel caso di un problema occlusale, il cattivo funzionamento della mandibola può ripercuotersi per esempio sulla zona cervicale e impedire una buona circolazione sanguigna all’interno del cranio, oltre a generare una contrattura dei muscoli della zona che può causare la cefalea. La terapia osteopatica si può effettuare con un piccolo ciclo di tre sedute, intervallate di dieci- quindici giorni. Anche l’ernia del disco viene curata in maniera efficace con l’osteopatia. Essa si manifesta generalmente in un’ età compresa tra i 40 ed i 55 anni. Ma le cattive abitudini del vivere contemporaneo portano sempre più spesso ad una sofferenza anche in soggetti molto più giovani. L’ernia del disco consiste nella rottura dell’anulus fibroso che contiene il disco presente tra un corpo vertebrale e quello sottostante. La colonna vertebrale dà protezione al midollo, erniandosi il disco va a comprimere il midollo e quindi le radici nervose che da esso si dipartono per giungere agli arti inferiori per la colonna lombare e gli arti superiori per la colonna cervicale. Le sedi più frequenti dove si manifesta sono la zona lombare bassa e la zona cervicale bassa, poiché a questi livelli le vertebre hanno un grado maggiore di libertà, rispetto ad altri livelli vertebrali. Con il lavoro osteopatico, il corpo ritrova un nuovo equilibrio da ogni punto di vista, vertebrale, viscerale, organico e di conseguenza anche posturale. È chiaro infatti che se si è giunti alla sofferenza da ernia, la struttura corporea non lavorava in buona armonia: all’osteopata la funzione di rimuovere le cause di questo cattivo funzionamento. Cause che possono essere molteplici e risiedere anche in distretti lontani dalla sede dell’ernia: per fare un piccolo esempio, una caviglia dolente può determinare un cattivo appoggio e creare uno squilibrio, o anche un cattivo funzionamento dell’articolazione temporo mandibolare. Vero è che con l’avanzare dell’età il dolore diminuisce poiché i dischi vanno incontro a sempre maggiore disidratazione, dunque diminuiscono di volume. Dopo i 55-60 anni, la sofferenza da ernia discale é destinata ad attutirsi”. «Consiglio vivamente a chi desidera ritrovare l’equilibrio perso senza uso di farmaci e ausili» – conclude la dott.ssa Fazio – «di rivolgersi ad un osteopata professionista, che abbia perlomeno maturato sei anni di formazione, come peraltro previsto dai criteri europei. Per chi ha bisogno di un consulto, può accedere al mio forum sul sito web www.osteopatafazio.com oppure scrivermi direttamente all’indirizzo di posta elettronica osteopatia.fazio@gmail.com sarò lieta di rispondere a tutti i possibili quesiti».

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Combattere il mal di testa

di Patrizia Fazio – quotidiano: “IL TEMPO” del 10 dicembre 2010

Un altro disturbo che affligge moltissimi italiani, spesso impedendo loro di vivere serenamente la vita quotidiana è il mal di testa. Escludendo le cause di mal di testa conclamate, come per esempio le affezioni tumorali o importanti problemi di flusso artero-venoso, possiamo curare il mal di testa anche con l’aiuto della medicina osteopatica. Ne parliamo con l’osteopata Patrizia Fazio:
«L’osteopata considera il sintomo sempre una manifestazione di sofferenza dell’organismo. Il mal di testa può essere causato da disfunzioni, cioè cattivi funzionamenti di strutture vicine ma anche lontane dal cranio. Le cause sono da ricercare per ogni specifico caso e possono essere davvero numerose».
Per esempio?
«Potrebbero essere traumi da attività sportiva, tensioni emotive, disturbi interni, dell’apparato gastrointestinale o problemi legati all’articolazione temporo-mandibolare. Qualunque tipo di limitazione meccanica nell’organismo infatti influenza sistemi e organi. Nella colonna vertebrale risiedono i centri nervosi che regolano l’attività di visceri e organi quindi, sia la struttura sia il sistema muscoloscheletrico, possono influenzare il buon funzionamento dell’organismo».
Come interviene e quanto dura generalmente una terapia osteopatica?
«L’osteopata opera con diverse forme di manipolazione per ridare libertà alle zone “in disfunzione”, intervenendo per ridare equilibrio. E quando la struttura viene “normalizzata” generalmente la funzionalità dell’organismo migliora. Nel caso di un problema occlusale, il cattivo funzionamento della mandibola può ripercuotersi per esempio sulla zona cervicale e impedire una buona circolazione sanguigna all’interno del cranio, oltre a generare una contrattura dei muscoli della zona che può causare la cefalea. La terapia osteopatica si può effettuare con un piccolo ciclo di tre sedute, intervallate di dieci-quindici giorni».

www.osteopatiafazio.it